QUERCETINA PLUS 30 compresse da 500 mg

QUERCETINA PLUS 30 compresse da 500 mg

Impiego: Importante antiossidante e antiaging in grado di ridurre la formazione di radicali liberi e sostanze infiammatorie 

14,00 €
Tasse incluse

 

QUERCETINA PLUS 30 compresse da 500 mg Ingredienti: Quercetina da Sophora japonica, harpagophytum procubens es, boswellia serrata es, zinco picolinato, cellulosa, magnesio stearato, silice Tenore degli ingredienti caratterizzanti per dose massima giornaliera di 500 mg (1 compressa): Quercetina 200 mg, artiglio es 100 mg, incenso 100 mg, zinco picolinato 15 mg Impiego: Importante antiossidante e antiaging in grado di ridurre la formazione di radicali liberi e sostanze infiammatorie Modalità d’uso consigliata: 1 compressa al giorno con abbondante acqua a stomaco pieno. Curiosità dei componenti: Quercetina: La quercetina, o quercitina, appartiene ad un gruppo di sostanze polifenoliche conosciute come flavonoidi (nello specifico appartiene alla classe dei flavonoli), è presente in una grande varietà di frutti (mele, uva, olive, agrumi, frutti di bosco), verdure (pomodori, cipolle, broccoli, capperi), bevande (tè e vino rosso) ed estratti erboristici. La quercetina viene estratta dai boccioli di Shopora japonica (pianta appartenente alla famiglia delle Fabaceae - Leguminose) conosciuta anche come Robinia del Giappone, Acacia del Giappone, Albero Pagoda; la pianta, di origine asiatica (Cina e Corea), cresce in zone relativamente calde e temperate ed è diffusa anche nelle regioni a clima mite d'Europa. La quercetina viene assorbita a livello intestinale e i suoi metaboliti sono distribuiti dal fegato ai vari tessuti dell’organismo; nel plasma si trova legata all’albumina. Il picco plasmatico si raggiunge dopo circa 7 ore dall’assunzione e l’emivita di eliminazione è di circa 25 ore. La disponibilità della quercetina assunta per via orale è incerta: sembra infatti che la quercetina sia meglio e più uniformemente assimilata dall’intestino se assunta insieme a grassi quali i trigliceridi a media catena. Per questa ragione è importante l’integrazione della quercetina avvenga a stomaco pieno. La quercetina è il flavonoide maggiormente utilizzato per i disturbi metabolici e infiammatori e la principale attività attribuita è quella antiossidante. Essa infatti contribuisce a ridurre la formazione di radicali liberi e sostanze pro-infiammatorie rivelandosi di fatto un prezioso alleato per la nostra salute. Inoltre, ad essa vengono attribuite proprietà vasoattive in quanto aumenta la resistenza dei capillari e ne regolano la loro permeabilità. Numerosi studi scientifici dimostrano inoltre che la quercetina possiede le seguenti attività: • antinfiammatoria, • anti-estrogenica, • anti-aterosclerotica mediante l’inibizione dell’ossidazione delle LDL e il conseguente danno endoteliale arterioso, • di protezione cardiovascolare, • antivirale, • immunomodulatoria, • antiallergica, • gastroprotettiva. Artiglio del diavolo: L'artiglio del diavolo (Harpagophytum procumbens) è una pianta particolarmente ricca in glicosidi (Arpagoside, Arpagide, Procumbide) ritenuti responsabili dei suoi effetti analgesici e antipiretici. L’efficacia dell’azione antinfiammatoria dipende dalla capacità di sintesi di prostaglandine e leucotrieni. Sembra infatti che l’Artiglio del diavolo sia in grado di inibire non solo i mediatori dell’infiammazione ma anche i responsabili della distruzione delle cartilagini, come le metalloproteinasi di matrice, il monossido d’azoto e l’elastasi: questo significa che esiste evidenza di un effetto cosiddetto condroprotettivo, ossia protettivo nei confronti della cartilagine articolare, in grado di ostacolare i processi degenerativi artrosici. Da studi clinici si è osservato che l’assunzione di artiglio a dosi sufficientemente elevate (almeno 40-50 mg di arpagoside al giorno) è un valido supporto per le problematiche più semplici che causano dolore e infiammazione come: • Tendinite • Osteoartrite • Artrite reumatoide • Mal di schiena • Dolori cervicali. Boswellia- incenso: La Boswellia serrata o albero dell'incenso, rappresenta un elemento fondamentale della tradizione medicinale Ayurvedica. L'olio essenziale, estratto dalla resina trasudata dalla corteccia di questo albero, è ricco di numerosi acidi triterpenici pentaciclici (principi attivi), tra cui il più caratteristico è l'acido acetil-11-cheto-beta-boswellico (AKBA), su cui oggi si focalizza la maggior parte degli studi al punto di vista molecolare, l'uso dei principi attivi della boswellia si è rivelato utile nel: • Ridurre l'infiltrato infiammatorio leucocitario in modelli di patologie infiammatorie sistemiche • Ridurre la sintesi di anticorpi e in particolare di autoanticorpi, generalmente coinvolti nella genesi delle patologie autoimmuni • Inibire l'attivazione del complemento, responsabile del danno flogistico presente in concomitanza a patologie autoinfiammatorie e autoimmunitarie • Ridurre il dolore ed esercitare un modesto effetto sedativo. Zinco picolinato: Lo zinco picolinato è una forma biodisponibile di zinco, il che significa che può essere assorbito dall'intestino e utilizzato dalle cellule del corpo. Lo zinco è un elemento indispensabile alla vita di numerosissimi organismi. In un uomo adulto sono contenuti 1,4-2,3 g di zinco, presente soprattutto come cofattore di numerosi enzimi e di proteine di origine animale. Questo minerale è coinvolto nel metabolismo energetico nei processi di sintesi degli aminoacidi e delle proteine ed è indispensabile per il buon funzionamento di alcuni organi; è inoltre essenziale per i processi di crescita e di riparazione dei tessuti e per lo sviluppo sessuale, e svolge un importante ruolo nei processi di rigenerazione dei tessuti lesi. I suoi sali vengono impiegati come astringenti e antisettici.

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